L’Ascolto Esperienziale del Focusing, così coniato dal filosofo e psicoterapeuta Eugene T. Gendlin, matura in ambito rogersiano e sviluppa ed espande il noto e rivoluzionario ascolto attivo di C.R. Rogers: le sue ‘Condizioni Necessarie e Sufficienti’ si ampliano includendo la corporeità e dando vita al ‘Focusing Way’, ovvero al modo o “attitudine” del Focusing e all’Ascolto Esperienziale.
Il Focusing e l’Ascolto Esperienziale, d’ora in poi per semplicità Focusing, per sua natura non distingue tra ambiti professionali e privato-personale poiché consiste in una speciale attitudine di ascolto corporeo che prescinde dalla sua finalità, che sia nel privato-personale o nel professionale.
In effetti il Focusing è “della” persona in quanto tale.
Il suo speciale “felt-sense” o significato sentito (nel corpo), è un atto interiore che risiede in uno spazio personale preesistente ad una qualsiasi azione successiva.
In questo senso non può esserci un Focusing diverso per categorie diverse di persone. La distinzione tra i diversi percorsi formativi risiede negli orientamenti per le finalità diverse alle quali il Focusing si rivolge.
Il Focusing per gli psicoterapeuti e gli psicologi sarà quindi uguale, ad esempio, al Focusing per gli insegnanti, ma l’accento sarà via via posto sulle priorità e sulle finalità proprie della dimensione e del contesto cui appartengono e operano professionalmente i partecipanti.
Il Focusing per i privati porrà a sua volta l’accento sulle caratteristiche di Focusing e Ascolto Esperienziale ‘puri’, ossia maggiormente orientati a quel percorso di cambiamento e crescita personale che precede necessariamente ogni successiva applicazione, inclusa naturalmente quella professionale.
Il Focusing per diventare un Trainer di Focusing riconosciuto dalla intera comunità internazionale di Focusing, richiederà le stesse basi formative di chiunque altro, prima di proseguire nella ulteriore formazione estesa ad altri aspetti del lavoro di E.T. Gendlin e alle abilità per insegnarle.
